COLON IRRITABILE: LA CORRETTA ALIMENTAZIONE

LA SINDROME DEL COLON IRRITABILE

COS’E’?

Per colon irritabile si intende un insieme di sintomi, legati a un’alterata motilità o sensibilità viscerale. Se il disturbo è ricorrente, si parla di sindrome.

La sindrome dell’intestino irritabile (in inglese Irritable Bowel Syndrome, IBS) colpisce il 10-20 % della popolazione e, sebbene sia piuttosto comune, è ancora molto difficile da trattare.

COME RICONOSCERLA?

Il colon irritabile è accompagnato da sintomi ricorrenti:

  • Dolore o fastidio addominale
  • Crampi
  • Stipsi o diarrea (o alternanza di entrambi)

Spesso associati a sintomi non specifici, quali:

  • Gonfiore addominale
  • Meteorismo (sensazione di gas)
  • Nausea
  • Cefalea
  • Affaticamento
  • Flatulenza

Tali fastidi insorgono in seguito all’ingestione di cibo e si attenuano/cessano con la defecazione o emissione di gas.

QUALI SONO LE CAUSE?

Non sono ancora note. Sicuramente vi è una forte componente psicologica ma anche alterazioni del microbiota intestinale.

Fattori emozionali, i farmaci, gli ormoni, la dieta, possono aumentare la sensibilità intestinale.

COME TRATTARLA?

La sintomatologia può essere mantenuta in remissione con un’alimentazione specifica e correttamente bilanciata, nota con il termine di “LOW FODMAP”, che prevede l’esclusione dei cosiddetti “zuccheri fermentabili”.

La dieta LOW FODMPAP allevia i dusturbi nel 75% dei casi!

Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

FODMAP è un acronimo composto da:

F=FERMENTAZIONE

La fermentazione è un processo di trasformazione degli alimenti, che avviene anche a livello intestinale, provocando fastidi come gonfiore, dolore e addome teso.

O=OLIGOSACCARIDI

Comprendono i fruttani e i galattoligosaccaridi. I fruttani vengono poco assorbiti nell’intestino e finiscono nel colon per il 99%, dove vengono fermentati dai batteri presenti.

I cibi che ne contengono di più sono il frumento, segale, legumi e alcune verdure.

Da evitare: CECI, FAGIOLI, PISELLI, LENTICCHIE e FAVE. Danno meno problemi le lenticchie rosse decorticate.

Da evitare: alimenti contenenti GLUTINE. E’ possibile consumare il pane di farro a lievitazione naturale.

Da evitare: ASPARAGO, ERBA CIPOLLINA, CIPOLLA, AGLIO, CAVOLO CAPPUCCIO, CICORIA, CARCIOFO, CAVOLINI DI BRUXELLES, FINOCCHIO, CAVOLFIORE, FUNGHI, AVOCADO.

D=DISACCARIDI

Il principale è il lattosio, ecco perché si consiglia di limitare i latticini o utilizzare i prodotti delattosati.

M=MONOSACCARIDI

Di questo gruppo fa parte il fruttosio, contenuto nella frutta, nel miele e nello sciroppo d’agave.

Da evitare: MELA, PERA, MANGO, BANANA VERDE, PESCA, SUSINA, CILIEGIA, PRUGNA, CACHI e FRUTTA SECCA.

A( AND) P=POLIOLI

Sono zuccheri molto difficili da digerire. Non vengono assorbiti e sono utilizzati per sostituire lo zucchero grazie al loro elevato potere dolcificante (per intenderci: tutti quelli che terminano in -OLO. Sorbitolo, mannitolo, xylitolo etc….).

La dieta FODMAP prevede l’eliminazione degli alimenti citati per almeno 4 settimane, cui deve seguire una graduale reintroduzione, gruppo per gruppo.

Altri consigli:

TIPO DI COTTURA: evitare la verdura bollita, sono da preferire le verdure appena scottate o saltate in padella con un pizzico di sale e condimento a crudo. Sono consentite anche le verdure cotte in forno.

BEVANDE: evitare bibite gassate e vino, prediligendo acqua minerale naturale.

 

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